Il Consorzio EVT intende porsi, infatti, come network di innovazione metodologica ed organizzativa, finalizzato allo sviluppo ed alla diffusione di modelli innovativi di inclusione socio-lavorativa, in collegamento con le diverse esperienze italiane ed europee attive o operanti nel settore del contrasto all’emarginazione delle persone in situazione di svantaggio, nei loro diversi bisogni, delle imprese per la formazione e/o di transizione, con il fine ultimo della crescita delle competenze e dell’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini con particolare riferimento a quelli svantaggiati e ai giovani.

Il lavoro di EVT fa riferimento principalmente a due modelli europei: il modello francese delle EI – Entreprises d’Insertion e quello belga delle EFT – Entreprises de Formation par le Travail. Il Consorzio promuove modelli di innovazione sociale basati su tre dimensioni:

  1. produzione di beni e servizi (dimensione economica);
  2. accompagnamento al lavoro e sviluppo di competenze professionali e trasversali (dimensione pedagogica);
  3. potenziamento delle competenze sociali e di cittadinanza (dimensione sociale), consentendo così alla persona di svolgere il proprio ruolo nella comunità di appartenenza.

Gli ambiti nei quali il Consorzio intende operare sono riconducibili all’area della Formazione, dell’Innovazione, dell’Economia Sociale, del turismo, in primis quello sociale, dell’agricoltura sociale, dell’assistenza  e delle autonomie personali sociali, lavorative della persona, perseguendo l’inclusione socio-lavorativa di giovani, adulti, persone con disabilità e in situazione di svantaggio, attraverso l’applicazione e l’utilizzo di un innovativo modello in primis di Impresa Formativa e/o di Transizione che integra cura, formazione e transizione quali strumenti e momenti importanti e qualificanti di un percorso verso la piena cittadinanza.

Tra gli obiettivi del consorzio:

  • promuovere e valorizzare la persona, la famiglia e l’intera comunità;
  • favorire e promuovere lo sviluppo locale dei territori anche attraverso la gestione di risorse pubbliche, nazionali, internazionali,comunitarie in modo prioritario nei settori sociale, educazione, cultura, istruzione, formazione, lavoro, in linea con una sostenibilità ambientale, sociale ed economica;
  • valorizzare, promuovere, diffondere le esperienze formative sviluppate nella forma di laboratorio/impresa per accrescere le competenze degli allievi, giovani ed adulti, mediante il confronto con la realtà;
  • promuovere attività imprenditoriali finalizzate prioritariamente a sostenere percorsi formativi volti ad accrescere competenze di giovani ed adulti e a favorirne la transizione verso il mercato del lavoro ordinario;
  • supportare e agevolare le azioni di quanti operano nell’ambito del contrasto all’emarginazione delle persone nei loro diversi bisogni;
  • sensibilizzare le istituzioni al fine di produrre interventi Regionali e/o Statali che riconoscano nella sostanza e regolino sul piano normativo le diverse sperimentazioni nell’impresa sociale di transizione, sul modello di analoghe esperienze in atto nell’Unione Europea, in particolare relativamente al modello belga delle EFT (Entreprises de Formation par le Travail) ed al modello delle Entreprise d’Insertion, anche attraversointerventi innovativi di integrazione socio assistenziali, formazione ed inserimento lavorativo;
  • supportare e favorire lo svolgimento di attività didattiche di ricerca e di sperimentazione, di promozione e di trasferimento (esportazione, mainstreaming verticale e orizzontale in ambito locale, nazionale ed internazionale) di Buone Prassi negli ambiti dell’impresa sociale di transizione con finalità di inclusione sociale di persone con disabilità e in situazione di svantaggio a livello nazionale ed europeo, in linea con il principio “la Persona al centro di ogni azione”;
  • sostenerei percorsi di recupero delle autonomie individuali e transizione al lavoro con adeguate figure professionali di supporto e accompagnamento durante tutto il percorso, oltre che con adeguati modelli organizzativi delle strutture e imprese coinvolte in tale percorso inclusivo;
  • promuovere azioni volte all’integrazione e sinergia di tutte le risorse della rete ed azioni integrate e strategiche di comunicazione, diffusione e sensibilizzazione sociale, finalizzate a costruire una cultura sempre più inclusive, in cui ognuno promuova ed agisca con responsabilità diffusa nell’ambito dei suoi diritti e doveri di cittadino. 
 

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